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Il Comune si ricompra le luci della città

Con la delibera approvata dal Consiglio comunale, l'amministrazione si riappropria del 100% della Silfi: "I costi per i cittadini non aumenteranno"

Da oggi il Comune di Firenze ha una nuova società in house, che si occupa della gestione dell'illuminazione cittadina.

Dopo anni a gestione e capitale pubblico privato, infatti, la Silfi torna nelle mani dell'amministrazione cittadina: il Comune ha infatti deciso di acquistare il 70% del capitale azionario della società che fino a ieri era in mano a Pietro Barzanti: 1 milione e 750mila euro il valore nominale delle azioni in mano al privato, che, dopo il via libera del Consiglio comunale, torneranno nella disponibilità di Palazzo Vecchio.

"La delibera approvata oggi all'unanimità dai consiglieri - ha detto l'assessore comunale al Bilancio, Lorenzo Perra - consente a tutti coloro che lavorano in Silfi di continuare a farlo e a coloro che hanno diretto la società ottenendo eccellenti risultati di proseguire in questo impegno, mi auguro in modo ancora migliore anche per il futuro. Per i cittadini ciò significa che non aumenteranno i costi. Il nostro piano è inoltre quello di modificare ulteriormente il sistema dell'illuminazione del Comune, passando a lampioni dai consumi minori, che resteranno sempre accesi anche nelle aree periferiche della città. Quindi più luce, più sicurezza e garanzia di economicità, ovvero un cambiamento tutto in positivo".

"Siamo molto contenti che il percorso intrapreso per risolvere la situazione di Silfi abbia avuto questo esito - ha commentato il capogruppo di Firenze riparte a Sinistra, Tommaso Grassi -. E' anche grazie al contributo delle opposizioni che siamo arrivati a questo risultato”.

Grassi ha chiesto una clausola di salvaguardia per i lavoratori dell'azienda.