Attualità

I diritti non si Appaltano

Raccolta di firme della Cgil per presentare una legge di iniziativa popolare sugli appalti: "500 posti di lavoro in più con i cantieri Av in funzione"

La raccolta di firme della Cgil si è svolta a in tutta Italia e in particolare, a Firenze, in piazza dell'Isolotto, in Borgo la Croce, al Cto e davanti agli ospedali di Ponte a Niccheri e Torregalli.

"La corruzione, la burocrazia e l'incertezza delle regole, oltre a rappresentare  ingenti costi e sprechi di denaro, significano anche perdita di occupazione - ha spiegato il segretario provinciale della Fillea Cgil Marco Benati - Se il cantiere del tunnel Av di Firenze, e le relative opere, fosse attivo, avremmo oltre 250 lavoratori in meno in disoccupazione o in cassa integrazione. I posti di laboro in più a Firenze  salirebbero poi a 500 se tutti i cantieri delle cosiddette grandi opere fossero a regime".

"Aggiungendo anche i lavori mai partiti per la messa in sicurezza delle scuole, la lotta al dissesto idrogeologico e il restauro dei beni artistici - dice ancora Benati - arriviamo ad avere mille posti di lavoro in meno sul territorio fiorentino".

In occasione della raccolta firme, i delegati della Filt/Cgil hanno inviato una lettera ai sindaci e ai consiglieri comunali chiedendo di aderire alla raccolta firme. Ecco il testo della lettera:

Cara/o Sindaco, caro/a Consigliere
Siamo lavoratori, delegati e delegate della FILT CGIL che lavorano all'interno degli appalti pubblici e privati, da sempre in prima linea della difesa del nostro posto di lavoro in un settore che è per sua natura precario: sempre “a scadenza”, sempre con l'incertezza di scoprire se l'azienda che ti troverai di fronte al prossimo cambio di appalto sarà un'azienda solida o se ad un certo punto deciderà di scappare con il nostro TFR.
Da mesi come delegati della CGIL siamo impegnati nella campagna nazionale “ I diritti non si Appaltano” per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione della legge di iniziativa popolare sul tema degli appalti.
La proposta della CGIL si articola su tre semplici punti:
 affermare una tutela reale dei trattamenti dei lavoratori impiegati negli appalti pubblici e privati;
 portare un contributo alle pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, che si ripercuotono pesantemente sulle condizioni di lavoro, sanzionando le aziende che non pagano i lavoratori anche tramite l'esclusione dalle future gare;
 consolidare ed estendere la clausola sociale riferita al mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto, affermando che laddove si è in presenza della continuità del lavoro è legittimo consolidare la continuità dei rapporti di lavoro in essere
Poche, semplici regole di civiltà per garantire agli oltre tre milioni di lavoratori degli appalti in Italia la sicurezza del proprio lavoro.
Quante volte in questi anni siamo stati coinvolti in cambi appalto sia di aziende private che pubbliche dove abbiamo visto ridurre il nostro salario o nostri compagni hanno perso il lavoro?
Quante volte ti abbiamo chiesto di intervenire sulle aziende o sulle committenti al fine di trovare soluzioni, che riducessero il danno?
Per contrastare questi fenomeni e per contrastare l'illegalità noi lavoratori ci stiamo mobilitando:
noi, delegati della FILT CGIL ti chiediamo la firma per la presentazione della Legge di iniziativa popolare, e di adoperarti affinchè il tema degli appalti sia ancora di più centrale nei nostri comuni e nella Regione Toscana.
Il recupero di credibilità della politica passa anche attraverso l'ascolto delle istanze dei lavoratori.