La richiesta diretta all'amministrazione comunale è partita dai banchi del Movimento cinque stelle a Palazzo Vecchio, nell'anno in cui ricorre il 750° anniversario dalla nascita di Dante Alighieri.
In particolare a presentare una mozione ad hoc è stata la consigliera Silvia Noferi che ha chiesto al consiglio di approvare un atto ufficiale che di fatto annulli la condanna del 27 gennaio del 1302 che imponeva a Dante e a tre suoi compagni di lasciare la Toscana per due anni. In seguito a quella sentenza i nomi dei 4 furono inseriti nel registro comunale dei falsari, furono loro confiscati e distrutti i beni e tutti furono esclusi a vita da ogni pubblica carica.
"Bisogna mettere fine a un'ingiustizia secolare" ha detto Noferi, ricordando come nel 2008 il consiglio abbia già approvato una mozione ufficiale per la riabilitazione dell'autore della Divina Commedia, ma poi nessun atto ufficiale è stato approvato.
La rimozione dei Cinque stelle però sembra destinata a rimanere in un cassetto. "Tutti ormai riconoscono il valore del Sommo Poeta - ha detto la vicesindaco Cristina Giachi - e non sono necessarie riabilitazioni ufficiali, tanto più che la città di Firenze sta organizzando le celebrazioni per l'anniversario dei 750 anni dalla nascita".