Attualità

Autisti Ataf bloccano il Consiglio comunale

Nel giorno dello sciopero contro "le politiche di smembramento", alcuni autisti sono entrati a Palazzo Vecchio per annunciare la 'morte di Ataf'

Quando sono entrati nel salone del Duecento dove era in corso la seduta del Consiglio, gli autisti innalzavano croci e cartelli.

La protesta è comunque durata solo pochi minuti: i vigili urbani sono rapidamente intervenuti e hanno accompagnato fuori dalla sala i manifestanti mentre questi ultimi gridavano slogan contro l'amministrazione comunale e il sindaco Nardella.

Lo sciopero indetto "contro lo smembramento dell'Ataf voluto da Busitalia", indetto da Cobas, Cgil Faisa e Uil, avrebbe registrato "un'adesione pressochè totale" secondo Alessandro Nannini dei Cobas, con pesanti conseguenze sul traffico già congestionato da mesi per i cantieri delle nuove linee della tramvia.

"Bus e Cap si stanno spartendo le quote della società - ha dichiarato Nannini - Ataf dunque non parteciperà in proprio al bando regionale per l'appalto del servizio pubblico in Toscana e i suoi lavoratori saranno distribuiti fra queste società senza garanzia per i loro diritti e i loro posti di lavoro". "Siamo anche gravemente sotto organico - ha concluso il sindacalista - con le conseguenti soppressioni di corse che non vengono comunicate in anticipo, una sorta di taglio occulto al servizio. Tutto questo deve finire".

"La vicinanza delle elezione si fa sentire e chi ci rimette sono i fiorentini - ha commentato al lavoro del Comune di Firenze Federico Gianassi - Le ragioni della protesta odierna mi sembrano il frutto di una visione ideologica e della volontà di utilizzare vicende locale per le elezioni. Lo sciopero è un diritto dei lavoratori ma se interessa servizi pubblici dovrebbe essere l'ultima ratio. Invece negli ultimi mesi le astensioni dal lavoro si sono moltiplicate mettendo in difficoltà famiglie e cittadini".