Cronaca

Niccolò, una condanna per omicidio volontario

La giuria del tribunale spagnolo ha emesso il verdetto per la morte di Niccolò Ciatti, 22 anni, avvenuta nel 2017 in una discoteca di Lloret de Mar

Niccolò Ciatti

La pena verrà definita nei prossimi giorni, ma intanto la giuria popolare del tribunale di Girona, in Spagna, nel caso della morte di Niccolò Ciatti ha condannato per omicidio volontario Rassoul Bissoultanov, assolvendo invece Movsar Magomadov. Il pronunciamento è giunto nel pomeriggio dopo la camera di consiglio.

Aveva 22 anni Niccolò Ciatti quando la notte del 12 Agosto 2017 morì dopo un pestaggio in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Fatale per il giovane di Scandicci fu un calcio sferrato alla testa da cui Niccolò non si è più rialzato. 

Il processo si sta svolgendo a Girona dopo che Bissoultanov - arrestato in Germania, poi estradato in Italia e qui scarcerato nel Dicembre 2021 - si era costituito in Spagna. Il prossimo 8 Giugno è prevista l'apertura della fase dibattimentale del processo che si celebra in Italia. 

Lo zio di Niccolò, Marco Azzolina, nell'annunciare la condanna sulla pagina Facebook "Giustizia per Niccolò Ciatti scrive: "Per adesso rimane fuori, altra rabbia, fino a che non ci sarà la sentenza e speriamo che non scappi".

Le reazioni

"Non possiamo gioire di questa condanna, ma certamente la sentenza spagnola ci ridona un po’ di quella fiducia nella giustizia che avevamo perso", sono le parole con cui il sindaco di Firenze Dario Nardella ha commentato la sentenza.

"Ci son voluti quasi 5 anni per scrivere su un foglio di carta che la morte di Niccolò fu omicidio volontario, cosa che era evidente al mondo intero da subito. Pochi minuti fa - è invece quanto il sindaco di Scandicci Sandro Fallani affida ai social - la giustizia spagnola ha emesso il verdetto, aspettiamo l'entità della condanna che potrebbe variare fra i 15 e 24 anni. Mi sono sentito con la famiglia da pochissimo, rimane l'amarezza per l'assoluzione del secondo imputato. Noi come città e come comunità ci stringiamo attorno a Luigi, Cinzia e Sara".