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"Il G7 a Firenze è uno schiaffo alla città"

Mozione dei consiglieri comunali Grassi, Verdi e Trombi per chiedere l'annullamento dell'evento: "Sarebbe un'offesa alla Firenze del Social Forum"

La data scelta per presentare questa mozione, il 20 luglio, non è casuale: 14 anni fa infatti, durante il G8 di Genvoa, moriva Carlo Giuliani, colpito da un proiettile sparato dal carabiniere Mario Placanica durante una manifestazione di protesta.

Oggi i consiglieri comunali di Toscana riparte a sinistra, Donella Verdi, Giacomo Trombi e Tommaso Grassi hanno deciso di puntare il dito contro il prossimo G7 che il premier Matteo Renzi vorrebbe si svolgesse nel 2017 a Firenze. "Il G7 - hanno scritto i consiglieri in una nota - è il luogo in cui si incontrano i ricchi della Terra per decidere, in nome della sola economia e in barba a qualsiasi democrazia, i destini del mondo. Un modello palesemente fallace, per altro, basti vedere l’ingiustizia globale della distribuzioni delle ricchezze, lo scempio dei nostri ecosistemi, i cambiamenti climatici generati dall'avidità del sistema capitalista e dall'espansione continua della domanda. Ci sembra poi offensivo, di cattivo gusto e irrispettoso ospitarlo proprio a Firenze, la città del Social Forum Europeo del 2002, la città che rispose compatta e pacifica, in maniera democratica e non-violenta alla barbarie di Genova, all'uccisione del ragazzo Carlo Giuliani".

Non solo. Secondo i consiglieri di Firenze riparte a Sinistra, tutto sarebbe stato orchestrato dal premier per ottenere in cambio infrastrutture che Grassi e gli altri definiscono inutili.
"Come il sottoattraversamento e la stazione dell’Alta Velocità - proseguono i tre in una nota -, l’ampliamento dell’aeroporto e il sottoattraversamento del centro storico da parte della tramvia, opere che dreneranno denaro pubblico a favore di pochi privati, per lasciare solo qualche briciola, e nessun miglioramento, per la popolazione cittadina".

La mozione verrà discussa alla ripresa dei lavori del consiglio dopo la pausa estiva.