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Guerra aperta alle zanzare, occhio ai ristagni

Prosegue l'attività di Alia contro l'insetto vettore di varie malattie infettive e resta in vigore l'ordinanza per i privati con multe fino a 500 euro

E' guerra aperta alle zanzare e alle malattie infettive di cui sono vettore. Mentre prosegue l'attività antilarvale da parte di Alia nelle aree pubbliche, resta in vigore l'ordinanza di prevenzione che coinvolge i privati con sanzioni fino a 500 euro ai trasgressori.

Da parte di Alia, l’attività mira a gestire la presenza di larve di zanzare nei principali focolai di sviluppo in area urbana con trattamento delle caditoie e pozzetti stradali presenti e l’immissione di un prodotto larvicida biologico, ripetendo il trattamento da 4 a 6 volte durante estate ed autunno, in base alle condizioni climatiche. Iniziati a Maggio, gli interventi sono proseguiti in cicli di circa 4 settimane e proseguiranno ancora almeno per tutto il mese di Settembre.

Intanto è sempre in vigore l’ordinanza comunale che introduce l’obbligo di effettuare attività preventiva per soggetti pubblici e privati, in particolare privati cittadini, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive e, in generale, tutti coloro che hanno l'effettiva disponibilità di abitazioni o aree aperte, anche inutilizzate.

L’ordinanza introduce una serie di obblighi per evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea, ma anche per garantire la pulizia di fontane e vasche ornamentali, il trattamento dell’acqua presente in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà privata, oltre alla manutenzione della vegetazione presente nei giardini.

In presenza di casi accertati di malattie virali trasmesse da zanzara tigre o di infestazioni localizzate di particolare consistenza, specie nelle aree vicine a luoghi sensibili come scuole, ospedali, strutture per anziani, il Comune provvederà - su indicazione dell'autorità sanitaria - a effettuare specifici trattamenti per la rimozione dei focolai larvali. Le violazioni all’ordinanza sono soggette a una sanzione amministrativa fino a 500 euro.