Attualità

Vigilanti a bordo per aumentare la sicurezza

​La Regione ha finanziato alcuni progetti tra i quali le proposte di Ataf e Li-nea per alzare il livello di sicurezza e controllo a bordo dei mezzi

Sono in arrivo sui mezzi pubblici fiorentini degli addetti alla sorveglianza simili al personale già impiegato sui treni e nelle stazioni ferroviarie. Firenze potrà beneficiare del finanziamento regionale legato al progetto ideato per contrastare episodi di violenza e vandalismo a bordo dei mezzi pubblici, per tutelare i viaggiatori ed il personale delle aziende di trasporto. Le proposte presentate da One s.c.a.r.l. con Tiemme e Ataf&Li-nea parte del consorzio, hanno ricevuto una copertura finanziaria per 300mila euro.

L'assessore regionale alla mobilità Vincenzo Ceccarelli ha spiegato che "Saranno attivati maggiori servizi di sorveglianza e gli utenti del trasporto pubblico, e con loro anche gli autisti e i controllori, potranno vedere presto anche sui bus, figure analoghe agli addetti alla protezione aziendale in servizio sui treni".

Ad esultare sono stati gli addetti al trasporto passeggeri come gli autisti di Ataf che negli ultimi mesi hanno richiamato l'attenzione sul fenomeno delle aggressioni (vedere articoli collegati) anche con gesti estremi quali l'annuncio di scioperi urgenti in caso di reati particolarmente gravi. Massimo Milli vice segretario Faisa Cisal e delegato Rsu in Ataf ha commentato "Si tratta di un aiuto fondamentale sul quale abbiamo portato avanti un lungo confronto sindacale perché la sicurezza a bordo del mezzo viene prima di tutto. Purtroppo abbiamo assistito ad aggressioni verbali e fisiche nei confronti di autisti, controllori ed anche passeggeri che hanno interessato il comparto su gomma come quello su ferro. In ogni occasione abbiamo puntato il dito sulla necessità di alzare le difese a bordo con cabine guida che si potessero chiudere, telecamere collegate direttamente alla centrale operativa e personale dedicato che fosse presente a bordo per supportare il lavoro che già svolgono gli autisti di controllare quello che accade a bordo attraverso specchietti retrovisori e videocamere interne, ma con la possibilità di poter intervenire in maniera più efficace".