Lavoro

Vertenza Bekaert al Mise, 224 lavoratori a rischio

Incontro al Mise per la vertenza Bekaert. Calosi, Fiom Cgil Firenze: “Non siamo soddisfatti, serve una soluzione che rioccupi tutti i lavoratori”.

Non c'è soddisfazione da parte dei sindacati dopo l'incontro avvenuto al ministero dello Sviluppo a Roma per la vertenza Bekaert:“Non siamo soddisfatti del confronto” ha detto Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze, al termine dell’incontro sulla vertenza della fabbrica di Figline Valdarno.

“Dopo 111 giorni dall’ultimo incontro, oggi Sernet ha illustrato lo stesso disegno - continua Calosi -. Le principali proposte di rilevare lo stabilimento sono ancora due, entrambe interessate alla produzione di filo tubi. La prima, da parte di un’azienda italiana che riassorbirebbe solo 90 lavoratori con l’impegno, in caso riesca a trovare partner finanziari, a ricollocarne un numero più alto in tre anni; la seconda, da parte della bielorussa Bmz, che non ha ancora presentato formalmente alcun piano industriale e che come l’altra ne riassumerebbe 90”. Inoltre, spiega Calosi, “sappiamo che la cooperativa dei lavoratori presenterà un piano industriale nelle prossime settimane e che due soggetti industriali indiani, di cui non conosciamo il nome a causa del vincolo di riservatezza, hanno manifestato il loro interesse”.

Il segretario della Fiom fiorentina precisa che “come Fiom oggi abbiamo ribadito al tavolo che per noi la soluzione deve salvaguardare tutti i 224 lavoratori ancora ad oggi in cassa integrazione, utilizzando anche nuovi ammortizzatori sociali. Diversamente da ciò non siamo disposti a firmare alcun accordo. Il tempo passa, la rabbia cresce, il governo mantenga gli impegni presi. Se Bekaert non avesse scelto di delocalizzare, oggi non saremmo qui a discutere di ricollocazione che di certo non può essere parziale ma dovrà dare una risposta a tutti”.