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Utero e stomaco, doppio intervento in una seduta

In un'unica sessione chirurgica 2 équipes hanno operato contro l'alterazione che provocava emorragie e l'obesità grave da cui era afflitta la paziente

Da sinistra il dottor Mattei e il dottor Lucchese

Cinque ore di sala operatoria per un eccezionale intervento chirurgico multiplo - asportazione dell'utero e realizzazione di un bypass gastrico - dopo il quale la paziente è stata dimessa in tre giorni di degenza in condizioni generali considerate ottime: la sessione chirurgica che ha visto impegnate due équipes è stata eseguita nei giorni scorsi presso l’ospedale Santa Maria Nuova di Firenze. 

La paziente è stata sottoposta durante la stessa seduta a due complesse procedure chirurgiche, una di chirurgia bariatrica e una di chirurgia ginecologica, entrambe eseguite con tecnica mininvasiva

La donna in cura per una particolare forma di alterazione a livello dell’utero che provocava frequenti emorragie tali da compromettere seriamente le sue condizioni, ed era affetta anche da obesità grave per la quale era già in cura da molti mesi. E’ stata quindi sottoposta in una stessa seduta operatoria ad asportazione dell’utero e a realizzazione di un bypass gastrico, una complessa procedura di chirurgia bariatrica.

L’eccezionalità dell’intervento è consistita nella coordinazione tra le due équipes chirurgiche coinvolte: entrambe le procedure sono state eseguite durante la stessa seduta e utilizzando la laparoscopia, una tecnica mininvasiva che permette di eseguire procedure chirurgiche a livello dell’addome, evitando il taglio tradizionale. 

A portare a termine il delicato intervento sono state le equipe del dottor Marcello Lucchese, direttore della struttura complessa di chirurgia generale e bariatrica e l’equipe del dottor Alberto Mattei, direttore della struttura di ginecologia e ostetricia nonché direttore del dipartimento materno-infantile dell’Asl Toscana Centro. A coordinare la parte anestesiologica, il dottor Massimo Barattini, direttore della struttura di anestesia e rianimazione dell’ospedale Santa Maria Nuova.

“Si è trattato di una procedura molto complessa – spiega Lucchese – e l’eccezionalità del caso risiede nel fatto che sono state associate due procedure molto complesse durante uno stesso intervento. Questo evidentemente ha aumentato la complessità della procedura ma ha permesso alla paziente di essere trattata per due differenti patologie con un solo ricovero e con una sola anestesia. Siamo davvero molto soddisfatti dell’esito dell’intervento”.

“L’esecuzione di due procedure così complesse durante uno stesso intervento – aggiunge Alberto Mattei – è possibile soltanto quando c’è una stretta collaborazione e comunicazione tra le équipes. Si tratta, infatti, di uno sforzo organizzativo di non poco conto che tuttavia riteniamo assolutamente necessario compiere per offrire al paziente le migliori cure possibili”.