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Una targa per gli antifascisti di Villa Triste

Scoperta la lapide apposta sull'edificio di via Bolognese che negli ultimi anni dell'occupazione nazifascista fu prigione e luogo di tortura

Alla cerimonia, stamattina, erano presenti tra gli altri l'assessore alla toponomastica del Comune di Firenze Andrea Vannucci e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani. L’iscrizione commemorativa è stata sistemata in modo da integrare la lapide che già era presente nell'area condominiale di via Bolognese e difficile da vedere. 

Nell'edificio, quando ormai l'occupazione nazifascista di Firenze era al termine, la Banda Carità si dette a torture e interrogatori spietati nei confronti degli antifascisti fiorentini. Da qui il nome di Villa Triste. Nella struttura, solo per fare qualche nome, furono torturati e uccisi personalità del rango di Bruno Fanciullacci, a cui infatti è intitolato lo slargo antistante. Anche Gino Bartali fu fermato nelle stanze del palazzo. 

L'apposizione della targa dunque, ha detto l'assessore Vannucci, è "un modo per rendere visibile a tutti e dare giusta rappresentazione alla memoria di un luogo nel quale furono torturati e persero la vita tanti antifascisti fiorentini. Una targa che ricorderà ogni giorno l’eroico sacrificio di alcuni per la libertà di tutti”.