Nel rogo del capannone all'Osmannoro di mercoledì scorso è deceduto Alì Muse 44enne somalo, e per lui ancora non c'è stata nessuna tumulazione. "Il Comune di Firenze - continua Toscano non sa trovare una soluzione per la sepoltura di Alì perché lui era senza una residenza. Noi ci uniamo alla richiesta dei suoi fratelli e chiediamo una sepoltura dignitosa".
"Anche il Comune di Sesto Fiorentino - spiega uno dei manifestanti somali - ci ha detto che non ha soldi per pagare il cimitero al nostro fratello".
La protesta spiegano i manifestanti continuerà ad oltranza fino a che non verrà trovata una soluzione dignitosa per le persone che alloggiavano nel capannone.
"Abbiamo capito - si legge in un volantino consegnato nel corso della protesta - che il tavolo di questa mattina in prefettura serve solo a far tornare tutto come prima. Questo non va bene e non è accettabile, è un offesa ad Alì e a tutti noi".
Sempre secondo quanto spiegato dal Movimento di lotta per la casa, nei disordini avvenuti poco fa davanti alla prefettura sarebbero rimasti contusi due manifestanti, e non uno come appreso in precedenza.