Attualità

Una mappatura delle occupazioni abusive

Dopo il tavolo tecnico con i sindaci sulla sistemazione dei migranti di via Spaventa, è in programma un nuovo comitato per l'ordine e la sicurezza

Dopo l'occupazione abusiva del palazzo di via Spaventa di proprietà dei gesuiti da parte dei migranti che vivevano nel capannone andato a fuoco all'Osmannoro, la Prefettura alza il tiro. 

Il primo passo, quello più urgente, era rilanciare una proposta ai migranti. Cosa che i sindaci riuniti in palazzo Medici Riccardi con il prefetto Alessio Giuffrida hanno fatto dicendosi disponibili ad ospitare in gruppi le 90 persone che ora si trovano nell'immobile dei gesuiti. 

Detto questo, ha detto il prefetto, "nessuno può pensare di condizionare lo Stato o gli enti locali con percorsi o scorciatoie fuori dalla legge". Proprio alla luce di questa considerazione, Giuffrida ha confermato per martedì un tavolo tecnico, questa volta del comitato per l'ordine e la sicurezza, il Cospe, che analizzerà tutte le altre occupazioni abusive in città. 

"Dobbiamo rivedere tutti i percorsi perché non possiamo più tollerare certe situazioni di illegalità", ha proseguito il prefetto riferendosi anche allo stabile occupato da un altro gruppo di somali, una cinquantina, in una parte dell'ex ospedale Meyer in via Buonvicini a Firenze. L'edificio, di proprietà della Regione, è stato oltretutto dichiarato inagibile per la presenza della copertura in eternit.