Attualità

Un ragno meccanico esplora SS.Annunziata

Lo speciale carrello mobile sta effettuando una ricognizione degli apparati architettonici e decorativi dell'antica basilica

Un ‘ragno’, ovvero uno speciale carrello mobile munito di una piattaforma elevatrice, sta lavorando in questi giorni all’interno della Basilica della Santissima Annunziata per una ricognizione e verifica degli apparati architettonici e decorativi interni nell’ambito del programma di manutenzione preventiva e programmata avviato dall’Amministrazione comunale sul patrimonio monumentale cittadino. 

E’ lo stesso macchinario utilizzato qualche settimana fa nella chiesa del Carmine. L’intervento prevede l’ispezione diretta e puntuale di tutti gli elementi lapidei, lignei e metallici che costituiscono l’eccezionale corredo decorativo della chiesa, eseguita con l’ausilio della piattaforma elevatrice, e il coordinamento di un team di esperti composto da architetti, strutturisti, esperti di materiali lignei e restauratori, sotto la supervisione di tecnici della Fondazione CR Firenze, della Soprintendenza e del Comune. Le opere sono finanziate integralmente grazie ad un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che, da anni, sostiene importanti interventi di restauro e ripristino funzionale del complesso basilicale. In questa occasione essa ha proposto alla Amministrazione Comunale un dettagliato e complesso progetto di ispezione interna e l’attivazione di uno specifico team di professionisti per il coordinamento e le verifiche su tutto il complesso apparato ligneo del soffitto che copre la navata centrale della basilica, le apparecchiature murarie e le cappelle laterali, la cupola dell’abside ed il tempietto della vergine Maria. 

L’intervento sta offrendo la possibilità di acquisire una straordinaria quantità di informazioni sulle peculiarità tecnologiche e lo stato di conservazione degli apparati interni, compresa una singolare mappature delle tombe ipogee tra le cui tracce si sta muovendo il ‘ragno’ elevatore, oltre a consentire l’esecuzione di piccoli interventi necessari a mantenere l’efficienza materica e strutturale di tutti i decori parietali e sospesi. Il piano di manutenzione redatto dal Servizio Belle Arti della Direzione Servizi Tecnici del Comune stabilisce per tali verifiche una frequenza biennale e pertanto l’esperienza sarà ripetuta nel 2020. Alla ricognizione col ‘ragno’, effettuata dal 12 al 21 marzo, seguirà la redazione di schede analitiche che illustreranno lo stato di conservazione di tutti i prospetti interni della Basilica. 

Questi lavori rientrano nel piano di recupero e riqualificazione del complesso monumentale e dell’intera area, nato da un protocollo di intesa tra Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e Comune di Firenze. L’intervento costerà quattro milioni e 700mila euro.