Attualità

Un nuovo giardino a due passi dal Duomo

Completata la demolizione delle strutture fatiscenti a due passi dal Duomo che costituivano gli allargamenti in muratura dell’ex Teatro dell’Oriuolo

Sono state demolite le strutture fatiscenti dell'ex Teatro dell’Oriuolo, realizzate in maniera confusa negli anni '50 di fronte alla Biblioteca delle Oblate.

Le baracche occupavano circa 300 metri quadrati e ora lasceranno il posto a una piazza-giardino interna a vocazione culturale, mentre il vecchio palcoscenico sarà recuperato per diventare teatro digitale. 

Chiuso da quasi 30 anni e in stato di abbandono, il Teatro dell’Oriuolo ha rappresentato una delle più attive realtà teatrali del dopoguerra fiorentino. Ospitato dal 1951 al 1993 al piano terra del Palazzo Bastogi e in particolare nel cortile, si è rivelato impossibile da mettere a norma e conservare a causa della fatiscenza delle strutture originali, che sono state quindi demolite andando a ricreare l’originario spazio aperto adatto ad allestimenti e manifestazioni.

L'abbattimento finale è stato seguito dal sindaco Dario Nardella e l’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci.

“Una grande opera culturale per la ripartenza post pandemia - ha detto il sindaco Dario Nardella -, ma anche un intervento di alleggerimento volumetrico nel cuore dell'area Unesco che libera una nuova grande piazza verde per la fruizione culturale. Un intervento innovativo in Italia, sul modello dei musei digitali d’oltreoceano, che avrà la caratteristica unica di essere integrato con la biblioteca delle Oblate e di essere a due passi dal Duomo”.

“Non una semplice riqualificazione - ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci - ma un intervento di rarefazione edilizia che libera spazio dando vita a una nuova area verde nel pieno centro della città con un'operazione a volumi `meno di zero'. Una moderna rigenerazione urbana che realizza un recupero edilizio di una struttura fatiscente e di scarsa qualità realizzata dal Comune riportando alla luce l'originario giardino del quale ancora oggi si intravedono i merli di cinta. Le strutture recuperate saranno dedicate a teatro delle arti visive, mantenendo una funzione culturale che va ad assumere carattere contemporaneo e a completare anche l'offerta delle Oblate”. 

Nella piazza-giardino sarà realizzato uno spazio multifunzionale con vocazione espositiva e una grande ruota cinematografica; mentre nei locali della ‘ex scena’ nascerà il ‘digital teatrum’: un luogo fisico attrezzato con strumentazioni digitali per consentire a cittadini e visitatori di sperimentare direttamente le arti digitali senza la mediazione di uno schermo.