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Un nuovo batterio resistente agli antibiotici

Il ceppo è stato scoperto nel laboratorio di microbiologia clinica dell'ospedale di Careggi. Resiste alla colistina. Allarme negli ospedali

L'allarme cresce ma i dati parlano chiaro: un nuovo meccanismo di resistenza all'antibiotico colistina, considerato fino ad oggi risolutivo in alcune tipi di infezioni, è stato messo a fuoco nel laboratorio di microbiologia clinica di Careggi. La resistenza è mediata da una variante del gene ncr-1. Ceppi di escherichia coli portatori del gene modificato sono già stati trovati anche in Italia.

La colistina è considerato un salvavita nella cura delle infezioni da batteri gram-negativi ultraresistenti.

"La variante genetica identificata nel nostro laboratorio  - ha spiegato Gian Maria Rossolini, direttore del laboratorio - è particolarmente allarmante perchè il clone del batterio Klebsiella pneumoniae è resistenti ad antibiotici ad ampio raggio sia in Italia che altrove".

"I risultati a cui sono pervenuti i colleghi di Firenze - ha commentato Pierangelo Clerici, presidente dell'Amcli (Associazione microbiologi italiani) - confermano che il fenomeno della farmaco resistenza batterica negli ospedali avanza inesorabilmente e che tutte le azioni devono essere messe in atto per contrastarlo".