Cronaca

Un altro detenuto suicida a Sollicciano

L'uomo sarebbe stato scarcerato ad agosto. L'ultimo caso risale allo scorso giugno quando un 35enne si è impiccato nella sua cella

Si era fatto trasferire nelle celle di transito, quelle usate quando una persona entra in carcere o è in punizione. L'ennesimo caso di suicidio di un detenuto nel carcere di Sollicciano riguarda un transessuale di origine peruviana. Stava per essere scarcerato ma ha deciso di uccidersi. 

A dare notizia della sua morte è il garante toscano dei detenuti Franco Corleone che ha detto di aver appreso la notizia dopo uno spettacolo sui diritti umani che si è svolto nel teatro dell''istituto di pena.

E proprio l'associazione per i diritti delle persone che si trovano in carcere 'Pantagruel' è intervenuta sul caso. Per l'associazione "i segnali c'erano tutti". Il detenuto, "si era rifugiato nel silenzio, non reggeva più le condizioni del carcere, che in estate diventano ancora più intollerabili. La domanda è sempre la stessa: come mai persone poste sotto la custodia dello Stato arrivano a commettere atti di autolesionismo fino al togliersi la vita? Ed ancora ci chiediamo il senso di un reparto che si chiama transito. In realtà un reparto punitivo, in cui non sono chiare le modalità di gestione, dove non esiste personale specializzato per far fronte a persone in estrema difficoltà, che lì trovano una cella singola, dove mettere in atto programmi di morte".