Attualità

L'ultimo abbraccio dei fiorentini a Idy

Alle 11.50 la città si è fermata per salutare il senegalese ucciso il 5 marzo. Bandiere a mezz'asta e minuto di silenzio in Consiglio regionale

Foto Twitter Dario Nardella

Lacrime e silenzio per onorare la memoria di Idy Diene, il senegalese di 54 anni ucciso lo scorso 5 marzo sul Ponte Vespucci dal 65enne fiorentino Roberto Pirrone. La città si è fermata alle 11.50, l'ora in cui Pirrone ha esploso i colpi di pistola che hanno ucciso Idy senza dargli scampo. 

Su Palazzo Vecchio sono state issate le bandiere a mezz'asta per il lutto cittadino indetto dal Comune mentre in Consiglio regionale la seduta si è interrotta per un minuto di silenzio che si è sciolto in un applauso. Il presidente dell'assemblea toscana Eugenio Giani ha detto che il Consiglio regionale ha voluto così "ricordare la vittima di una follia, e essere parte del lutto cittadino decretato dal sindaco Nardella".

Proprio il sindaco in un tweet ha scritto: "Firenze saluta Idy, uomo buono e innocente che amava la nostra città". Una città che ha voluto salutare "l'uomo del sorriso", come lo ha definito l'imam Izzedin Elzir, nel rito funebre che si è tenuto alle Cappelle del Commiato. Tra i presenti anche l'arcivescovo Giuseppe Betori e il rabbino della comunità ebraica Amedeo Spagnoletto che hanno incontrato la moglie di Idy e il fratello, Rockhaya e Aliou.