Arte

Ugo Riva e i suoi angeli in mostra ad Arezzo

La restaurata fortezza di Arezzo ospita le affascinanti opere di Ugo Riva in una mostra curata da Vittorio Sgarbi. Dal 24 giugno al 1 ottobre.

Io non volevo fare questa mostra. Ma poi mi sono innamorato della Fortezza

Con queste parole l'artista bresciano Ugo Riva descrive la sua prima reazione alla proposta di realizzare una personale all'interno degli spazi della Fortezza di Arezzo.

Meno male che poi ha cambiato idea, verrebbe da dire. “La porta dell'Angelo” è infatti una mostra che non solo è splendida per la qualità e il valore delle opere esposte, ma anche e soprattutto perché trova una connessione immediata e forte con gli spazi medicei che dominano la sommità della città toscana. E' una mostra che sembra nata per stare dentro la Fortezza, tanto le opere si trovano a loro agio negli spazi completamente ristrutturati – e in modo mirabile – della fortificazione. E' quindi un piacere scoprire dove le opere siano state collocate passeggiando dentro e sopra i bastioni, trovarle oltre una porta, dietro un angolo, lungo un corridoio. Non solo. Le opere di Riva, ed in particolare alcune delle sue sculture come la “Grande madre di Piero”, hanno una connessione plurima con Arezzo, la sua storia, i protagonisti della sua arte. Piero non è infatti altri che Piero della Francesca, e la sua Madre è la Madonna della Pala di Brera che il pittore di Sansepolcro dipinse nel 1472.

Ulteriore valore aggiunto, il fatto che alcune delle opere esposte non sono quasi mai uscite dallo studio dell'artista, non assolutamente in vendita perché troppo personali per essere poste sul mercato. Un regalo speciale, quindi, quello che Ugo Riva ha fatto alla città toscana, valorizzato sia dalla preziosa curatela di Vittorio Sgarbi – ormai forte di un legame molto stretto con la città di Arezzo – e all'organizzazione di Francesca Sacchi Tommasi, che ha tanto voluto questa esposizione da riuscire a convincere l'artista a vincere le sue riserve. Per fortuna.