Attualità

Ucraina, sanità e scuola priorità per i profughi

E la sfida adesso è ampliare la rete di spazi di accoglienza. E' quanto emerso nel vertice in prefettura con Anci e amministratori locali

Avere puntuale cognizione circa la presenza di profughi sul territorio così da poter pianificare gli aspetti sanitari e di inserimento scolastico dei bambini, regolando la posizione giuridica dei cittadini ucraini in provincia di Firenze e ampliando la disponibilità di posti d'accoglienza: questa la determinazione su cui verrà indirizzata l'azione degli amministratori e della prefettura di Firenze.

E' quanto è emerso nell'incontro svoltosi stamani proprio in prefettura con Anci Toscana e 81 rappresentanti delle amministrazioni locali metropolitani tra sindaci, assessori, dirigenti, rappresentanti del volontariato con la presenza della protezione civile della Città Metropolitana, sull’attuale fase di accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina.

Lo sforzo richiesto a sindaci e prefettura col contributo della Regione, spiega una nota emessa dalla prefettura stessa al termine dell'incontro, "dovrà portare ad ampliare la disponibilità di posti in accoglienza nelle strutture appartenenti al Sistema di accoglienza e integrazione (Sai), che verrà aumentata dal Ministero dell’Interno di ulteriori 5000 unità, e di posti in Centri di accoglienza straordinaria (Cas), che potranno essere incrementati nell’ambito dell’attuale rapporto in essere con i soggetti convenzionati per un ulteriore 50%".

Sono anche state fornite ai Sindaci le prime indicazioni sul come e cosa fare per procedere con l’accoglienza e per regolarizzare la posizione sul territorio dei profughi ucraini e sono state predisposte apposite schede operative (in allegato), relative alle diverse situazioni da affrontare.

L'assessore al welfare del Comune di Firenze Sara Funaro sottolinea il lavoro di squadra e ringrazia il prefetto Valerio Valenti e lancia un appello: “Chiedo ai fiorentini che vengono a conoscenza della presenza sul territorio di cittadini ucraini, di invitarli a recarsi in questura per l’identificazione e i successivi percorsi tra cui gli inserimenti scolastici su cui sta lavorando l’ufficio scolastico regionale in collaborazione con le amministrazioni comunali”.