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Ucraina, unità crisi accoglie in alberghi e scuole

Prima riunione per l'unità di crisi. Registrati 77 bambini e ragazzi ucraini iscritti nelle scuole e 225 profughi ospitati in tre alberghi fiorentini

Per coordinare le attività di accoglienza dei profughi ucraini è stato attivato il Centro operativo comunale, responsabile delle attività a livello locale di protezione civile.

Alla prima riunione dell'unità di crisi hanno partecipato l'assessore alla protezione civile Elisabetta Meucci e l'assessore al welfare Sara Funaro. Del Coc farà parte anche una figura professionale della Direzione Servizi sociali del Comune che si occuperà del coordinamento con il sistema cittadino dell’accoglienza che coinvolge Istituzioni, Terzo settore e associazioni, compreso il tavolo di coordinamento istituito fin dall’inizio della guerra dalla prefettura e al quale partecipano le Istituzioni competenti.

Per quanto riguarda l’accoglienza scolastica sono 77 i bambini e ragazzi ucraini iscritti nelle scuole del Comune di Firenze di vario ordine e grado, 45 i bambini iscritti al servizio mensa e 24 ai corsi di alfabetizzazione.

Attualmente sono 225 i profughi ucraini ospitati in tre alberghi fiorentini. Operatori e volontari della protezione civile sono al lavoro per garantire loro supporto telefonico e di interprete, i trasporti con il pulmino, la fornitura di materiale, il supporto per visite ed esigenze sanitarie e altro ancora, il tutto in sinergia con le Direzioni comunali competenti e con le Istituzioni deputate alla gestione dell’emergenza umanitaria ucraina.

"Il Coc - ha spiegato l'assessore Meucci - attiverà le associazioni e i volontari di protezione civile per le attività necessarie. Al momento la situazione è sotto controllo ma non dobbiamo farci trovare impreparati". "L’attivazione del Coc ci consentirà di rafforzare il lavoro di squadra - ha dichiarato l'assessore Funaro - con cui stiamo facendo fronte all’emergenza umanitaria ucraina. Attraverso questo organismo la collaborazione tra i vari soggetti competenti a gestire l’accoglienza sul territorio degli ucraini che scappano dalla guerra sarà ancora più stretta".