Attualità

Turisti spariti e piazze semivuote

Gli effetti del crollo di arrivi in città per timore del coronavirus tangibili nelle vie di punta del turismo. Pochi gruppi e tanti con la mascherina

Non ci sono solo le previsioni a breve o a medio termine sulla diminuzione dei flussi turistici causati dalla paura del contagio da coronavirus a destare preoccupazione in chi gestisce hotel, ristoranti e strutture ricettive a Firenze. Basta uno sguardo alle principali arterie fiorentine del turismo per rendersi conto che il crollo di arrivi è già iniziato. 

Un breve percorso a piedi tra piazza Signoria, piazza del Duomo fino a piazza San Lorenzo a metà giornata, quando di solito i turisti sono molti, sia seduti ai tavoli dei locali che in fila fuori dai monumenti, mostra un centro storico semivuoto rispetto all'usuale. Pochi i gruppi, qualche coppia con trolley con il navigatore in mano per cercare il proprio alloggio con un dettaglio in comune che di giorno in giorno si fa più evidente: la mascherina sul volto. 

Intanto si moltiplicano gli appelli delle associazioni di categoria che rappresentano il settore del turismo. Tutti chiedono, al Governo in primis, di prendere provvedimenti che impediscano l'aggravamento di una situazione già compromessa, da inizio anno, dalla sensibile riduzione del numero di turisti provenienti dalla Cina, dove il virus si è manifestato per la prima volta.