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Turista morto, "23 milioni per la manutenzione"

In una nota diramata dall'ufficio legale si elencano nel dettaglio le spese effettuate per gli interventi di restauro architettonico e strutturale

I legali dell'Opera di Santa Croce sono intervenuti anticipando l'udienza preliminare del processo in merito alla morte del turista spagnolo colpito da un frammento di pietra staccatosi dal tetto della basilica fiorentina (vedere articoli collegati). 

"Confidiamo che già nel corso dell'udienza preliminare possa emergere la diligenza e l'impegno profusi negli anni dall'Opera tutta nella gestione e per la tutela del complesso monumentale che è stato costantemente sorvegliato, oggetto di cura attenta e di molteplici interventi di manutenzione con l'impiego di ingenti risorse" recita la nota diffusa dagli avvocati Enrico Zurli, Luca Bisori e Valeria Valignani in merito alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dei quattro indagati. I legali hanno sottolineato gli "oltre 23 milioni di euro" investiti in "interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria" nell'arco di 15 anni. La nota riporta nel dettaglio le spese per il restauro architettonico e strutturale, della basilica e delle aree museali,con il lavoro dell'Opificio delle Pietre Dure ed in alcuni casi sostenuti dal contributo dei donatori.

L'Opera ha espresso "profonda vicinanza alla famiglia" evidenziando quale aspetto positivo che "sia stata rapidamente ed efficacemente conclusa, attraverso la copertura assicurativa, la pratica risarcitoria".