Attualità

"Troppi restano ai margini di una vita dignitosa"

Il cardinale Betori nell'omelia di fine anno ha puntato il dito contro la povertà e richiamato la necessità di corridoi umanitari per chi migra

Il cardinale Giuseppe Betori

La povertà resta una delle piaghe che l'epoca contemporanea si porta dietro e il cardinale Giuseppe Betori nella sua omelia di fine anno proclamata al 'Te Deum' in Duomo l'ha richiamata definendola un "persistente dramma di tanti nella nostra società, dei molti, troppi che restano ai margini di una vita dignitosa e chiedono cibo, vestiti, casa, cure, relazioni umane. Si tratta di gente del nostro popolo come pure di uomini, donne e bambini che giungono da paesi lontani, con culture e religioni diverse, in fuga dalle guerre e dalla fame, da condizioni divita disumane".

Per queste persone è necessario, ha detto ancora Betori, creare dei "corridoi umanitari" come già avvenuto per  "tre donne e tre bambini, che saranno ora accolti in una nostra parrocchia". 

Betori ha quindi richiamato anche la decisione di Papa Francesco di celebrare da quest'anno la Giornata Mondiale dei Poveri. 

"A questo mondo di emarginati - ha aggiunto il cardinale Betori - appartengono anche quanti vivono nelle carceri, dove si fa sempre più urgente l'esigenza di trasformare la pena in itinerario di recupero e redenzione".