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Treni vuoti dal Mugello per effetto del Covid

La Regione Toscana fa i conti con l'effetto Coronavirus e registra una carenza di passeggeri lungo una delle linee note per il sovraffollamento

La linea ferroviaria che collega il Mugello con il capoluogo fa i conti con la ripartenza e si presenta all'appello con i vagoni vuoti, la Regione Toscana ha analizzato il fenomeno giungendo alla conclusione che "E’ evidente che l’utenza o non c’è o sceglie di non usare il trasporto pubblico per motivi che non sono legati né all’affollamento, né all’offerta carente".

I dati forniti dalla Regione Toscana. Nella fascia pendolare la mattina ci sono 3 treni e 1 bus che hanno frequentazioni molto basse: sul treno 6806 è di 48 passeggeri rispetto ai 290 posti totali che spesso non bastavano nella gestione pre-covid e che sono ora diventati 135, nel rispetto delle linee guida fissate dal Governo; sul treno 21360 sono 17 i passeggeri su 145 posti totali, di cui 65 resi disponibili; infine, sul treno 6804 sono 11 passeggeri su 145 totali e 65 disponibili oggi. Sono tutti treni che in epoca pre-covid partivano già quasi completi. Dalla scorsa settimana sono stati introdotti nuovi treni anche per il rientro. Dalle 12.40 ci sono 4 treni e 2 bus. L’ultimo rilevamento ha misurato che la presenza massima è stata di 45 passeggeri sul treno 21479 delle 17.40; gli altri 3 treni hanno avuto frequentazioni anche molto più basse.

L'assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha commentato "la Regione lavora in stretto rapporto con gli Enti locali che ben possono rappresentare le necessità dei propri cittadini. Siamo sempre attenti a rispondere alle esigenze di mobilità che ci vengono sottoposte anche da singoli cittadini e comitati. In questo senso, può rappresentare un esempio la richiesta circa la necessità di prevedere servizi dalla stazione di Campo di Marte, a cui abbiamo chiesto a Trenitalia di dare una risposta: per il momento, visto il basso numero degli utenti previsti, istituendo 4 servizi bus , due al mattino e due al pomeriggio per il rientro. Ovviamente, siamo pronti a riattivare i servizi su treno laddove i bus si dimostrassero insufficienti per dare risposta alla domanda. Certo, appare francamente difficile far muovere un treno per un numero inferiore a 20 passeggeri potenziali. Voglio infine tranquillizzare i pendolari mugellani che il monitoraggio delle presenze è quotidiano ed in caso di numeri in aumento l’azienda provvede ad integrare con doppie composizioni e/o bus che sono disponibili sia a Borgo San Lorenzo che a Firenze. E’ chiaro che fino a quando i treni viaggiano con molta capienza disponibile, il problema non si pone. In ogni caso, a partire dal 14 giugno i servizi torneranno alla programmazione ordinaria”.