Attualità

Tre progetti per l'autonomia dei disabili

​Approvati dalla Società della salute tre progetti per l'autonomia dei disabili. L’assessore Funaro: “Saranno sperimentati per tutto il 2017"

Preparare le persone con disabilità al distacco dalla propria famiglia, anche in relazione all’età avanzata dei genitori, offrendo loro servizi di residenzialità temporanea: è l’obiettivo dei tre progetti per l’autonomia delle persone con disabilità, ovvero il ‘Dependance AbitAbile’, la ‘Casa viola’ e la ‘Casa amica’, approvati dalla giunta della Società della salute presieduta dall’assessore al Welfare Sara Funaro.

I progetti rientrano nell’ambito delle linee guida del Ministero del lavoro e delle politiche sociali recepite dalla Regione Toscana e per tutti e tre è stato ottenuto un contributo ministeriale complessivo di 80mila euro. 


Il progetto dependance abitabile, realizzato dall’associazione Trisomia 21, è finalizzato ad accompagnare all’autonomia abitativa persone di età compresa tra i 20 e i 30 anni con sindrome di Down o altre disabilità intellettive congenite assimilabili, che hanno partecipato al percorso di avvio all’autonomia abitativa articolato sui fine-settimana fuori casa promosso dall’associazione negli anni passati.

Il progetto ‘Casa viola’ dell’associazione ‘CUI - I ragazzi del sole’, sviluppato in collaborazione con la Società della salute fiorentina Nord Ovest è finalizzato ad abituare persone con disabilità fisica e intellettiva medio-lieve (12 adulti in tutto) al distacco momentaneo dalla famiglia, verificando le loro autonomie ed elaborando un percorso personalizzato condiviso con i Servizi sociali di riferimento e la famiglia. L’ospitalità è offerta in un appartamento a Scandicci (assegnato dal Comune all’associazione): vi troveranno sistemazione gruppi di quattro o cinque persone con diversi tipi di turnazione, iniziando dal solo weekend per ampliare l’offerta nel tempo, fino a una settimana residenziale.

Il progetto ‘Casa amica’, infine, sviluppato dalla Fondazione ‘Ora con Noi’, è finalizzato a sperimentare percorsi di autonomia e crescita delle persone con disabilità fisica e intellettiva medio-lieve attraverso l’ospitalità di gruppi complessivamente di quattro-cinque persone in due appartamenti in via Pio Fedi 46/48 presso la sede regionale dell’associazione nazionale Pubbliche assistenze (Anpas).