La giunta ha dato il via libera all’accordo con la società Ponte Vecchio, che ha acquistato l’immobile da Cassa depositi e prestiti nell’ottobre scorso, per definire le ‘regole’ del concorso che individuerà il progetto di recupero dell’ex caserma.
“Andiamo avanti con la grande sfida del recupero delle ex
caserme presenti in città – ha detto l’assessore all’Urbanistica Lorenzo
Perra – Una sfida che porterà nei prossimi anni a dare nuova vita a
contenitori dismessi di grandi dimensioni e a riqualificare aree
importanti di Firenze ricucendo le ‘ferite’ della città”.
Per la complessità e la collocazione dell’immobile, il
regolamento urbanistico ha previsto l’attivazione di un concorso
preliminare alla definizione delle nuove destinazioni d’uso.
Il progetto
dovrà garantire un adeguato mix funzionale e l’apertura del complesso
alla città rendendo accessibili i numerosi spazi aperti interni
(chiostri, piazze, giardini ecc.), ma anche verificare la possibilità di
collegamento con il giardino di Boboli e Forte Belvedere e prestare
particolare al vincolo paesaggistico. Sono escluse le destinazioni
produttive e per grandi strutture di vendita. La procedura si concluderà
con una proposta di variante urbanistica da parte del privato.
La proprietà attiverà una procedura concorsuale per individuare
tre “concept” urbanistici accompagnati dal piano economico e
finanziario, come ipotesi di recupero del complesso immobiliare.
La
procedura sarà interamente gestita dal privato che pubblicherà un avviso
destinato a professionisti singoli o associati e procederà poi alla
raccolta delle manifestazioni di interesse, selezionando tre
professionisti sulla base dei curricula, dell’organizzazione proposta,
dell’esperienza nel recupero a funzioni urbane di complessi immobiliari
di valore storico-architettonico e di una relazione con immagini utili a
definire l’impostazione del concept.
I progetti saranno messi a disposizione dell’Amministrazione e
potranno rappresentare la base non vincolante per la presentazione da
parte del privato di una proposta di variante urbanistica eventualmente
accompagnata da un piano a scala più dettagliata.