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"Trasporti dimenticati, dimezzare i posti subito"

Il vice coordinatore della Rsu di Ataf suona l'allarme sul trasporto locale fiorentino dopo le segnalazioni degli ultimi giorni dalle linee urbane

"Si sono dimenticati completamente del trasporto pubblico" è quanto esclama Massimo Milli, vice coordinatore della Rsu di Ataf contattato da QUInewsFirenze per fare il punto dopo il Dpcm del 25 Ottobre. "La prima cosa da fare è dimezzare la capienza sulle vetture" è l'appello che lancia il vice segretario Faisa Cisal della provincia di Firenze.

Oggi cosa è cambiato?

"Assolutamente nulla rispetto alle ultime settimane e per questo motivo il comparto è stupito dall'assenza totale di riferimenti al trasporto locale nelle nuove disposizioni previste dalla Presidenza del Consiglio. L'ultimo intervento della ministra Paola De Micheli è stato lacunoso, sul Tpl ha risposto che in altre città del mondo la capienza è al 100 per cento... E allora? L'unica soluzione è invece ridurre la quantità dei posti disponibili".

Com'è la situazione a Firenze?

"Ci sono linee che soffrono in particolari orari di punta. Quando parliamo di 80 per cento di capienza intendiamo la somma tra posti in piedi e posti a sedere su vetture di 12 metri, si parla quindi dell'80% di 112 persone ammesse regolarmente sul bus".

Quali sono le soluzioni proposte dai sindacati?

"La capienza a bordo deve essere ridotta immediatamente e portata a non oltre il 50 per cento dei posti disponibili. Imporre poi un distanziamento di almeno 1 metro tra i passeggeri. Il gel a disposizione deve essere usato da chi sale a bordo e le mascherine devono essere indossate correttamente. Occorre poi raddoppiare immediatamente le vetture in circolazione, se necessario assumendo personale. Questi sono i correttivi. Costano? Certo, ma è l'unico modo per garantire la salute".