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La Toscana celebra Cosimo I dei Medici

Un lungo anno di eventi per celebrare il primo granduca di Toscana. Le iniziative di Palazzo Vecchio e del Consiglio regionale

E' un anno di anniversari importanti per la Toscana questo 2019. Tra questi non c'è solo il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci ma anche quello della nascita di Cosimo I dei Medici e di Caterina dei Medici. Proprio per celebrare il primo granduca della Toscana il Consiglio regionale ha stanziato 80mila euro da destinare in parte alle proprie iniziative e in parte a quelle dei Comuni che vorranno partecipare al bando di prossima pubblicazione. Già in programma una mostra che aprirà l'11 giugno, alla vigilia dell'anniversario: Cosimo nacque infatti il 12 giugno 1519.

“Tra le figure dei grandi toscani, abbiamo voluto ricordare con una legge speciale approvata a febbraio, anche quello che rappresenta il cordone ombelicale della Toscana di oggi – ha detto il presidente dell'assemblea toscana Eugenio Giani – Cosimo riuscì a dare un ordinamento statale alla Toscana, con il rafforzamento di monumenti, luoghi, porti, borghi e città. E ha lasciato, allo stesso tempo, il senso di una indentità civile e statuale che ha portato la Toscana a distinguersi nel mondo, diventando la regione di tolleranza di civiltà e di sviluppo che sarà la prima ad abrogare la pena di morte nel 1786”.

Molte anche le iniziative di Palazzo Vecchio, presentate dal sindaco Dario Nardella. Sono già oltre cinquanta gli appuntamenti in calendario tra marzo e dicembre organizzati dal comitato organizzatore di cui il Comune di  Firenze si è fatto promotore: una lunga serie di mostre, letture, incontri, concerti e visite guidate per celebrare e far conoscere Cosimo che a cinquant'anni, nel 1569, divenne primo Granduca di Toscana. 

Tra le iniziative in programma ci sono le conferenze all'Accademia delle Arti del Disegno, all'Opera di Santa del Fiore e all'Opera di Santa Croce. E poi l'inaugurazione della fontana restaurata del Nettuno di Bartolomeo Ammannati in piazza della Signoria e le mostre a tema all'Archivio di Stato, alla Biblioteca Medicea Laurenziana e alle Gallerie degli Uffizi.