Attualità

Tornano i turisti ma i tassisti restano fermi

L'arrivo dei primi turisti stranieri non sembra avere dato ossigeno ai tassisti fiorentini colpiti dalla crisi economica dovuta al Covid 19

I turisti stranieri sono tornati ma i taxi restano fermi, il presidente fiorentino di Uritaxi ha rilanciato l'appello agli interventi urgenti per la categoria messa in ginocchio dal Covid. Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi e tassista nel capoluogo toscano è intervenuto durante la manifestazione organizzata dalle Partite Iva in piazza Duomo, a Firenze (vedere articoli correlati).

Il ritorno dei turisti locali non aveva migliorato la situazione ma neanche il ritorno dei primi turisti stranieri tanto che in 200 sono scesi in piazza. Claudio Giudici ha ribadito "Chiediamo lo stop ad ogni imposta per tutto il 2020, a partire dal Cosap, finanziamenti a fondo perduto, e lotta all’illegalità". A proposito di quest’ultima "Oltre che una questione economica - ha aggiunto Giudici - sta diventando una questione di dignità del lavoro: non combattere l’illegalità adesso è la prova plastica che l’amministrazione comunale non sta capendo che oggi, un lavoratore nelle regole, ha difficoltà sia a coprire i costi d’esercizio  che quelli di sostentamento della propria famiglia".

"Tante città d’arte - ha proseguito Giudici - in questi anni sono state trasformate in belle vetrine capaci di attrarre sì turismo, ma al prezzo di cacciare i residenti e dunque di privarsi della loro vera anima. Oggi, una politica più lungimirante, all'insegna dell’ospitiamo tanti turisti, ma senza cacciare i padroni di casa, avrebbe consentito di gestire meglio, per le tante attività del centro storico, l’impatto di questa crisi che si è immediatamente trasformata da sanitaria ad economica e sociale. Per farlo, Firenze ha necessità di migliorare il proprio tessuto infrastrutturale, così dando immediato lavoro a tanta gente e comparti, e migliorando in prospettiva la complessiva piattaforma cittadina. Ma se non vogliamo metterci decenni, per attuare ciò, abbiamo bisogno di una legge speciale".