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"Test e tamponi per rilanciare lavoro e scuola"

Il sindaco di Firenze ha proposto la riapertura contemporanea di attività e scuole per non creare disagi durante la seconda fase dell'emergenza Covid

Pensare di far ripartire le attività lavorative lasciando indietro l'attività scolastica potrebbe essere un problema per la Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, questo il pensiero del sindaco di Firenze che ha partecipato a L'Aria che tira su La 7.

Dario Nardella ha spiegato "Ho fatto una proposta supportata da Federico Gelli che coordina l'unità d'emergenza regionale di fare test sierologici a tutti coloro che rientrano a lavoro ed in base all'esito del test, qualora fosse positivo e fossero stati sviluppati degli anticorpi, occorre fare il tampone per verificare il contagio da Covid 19, assieme a questo occorre distribuire le mascherine che devono essere obbligatorie da indossare. Non possiamo però parlare solo di lavoro e non di scuola devo dire da sindaco che occorre riaprire in modo diligente e graduale tutto altrimenti inneschiamo delle problematiche di gestione della famiglia dai bambini ai nonni ed entriamo in un gioco dell'oca".

"Dico da sindaco che questo Paese è molto distratto sui figli - ha aggiunto - abbiamo una intera generazione ferma a casa da mesi e si ipotizza una riapertura delle aule a settembre, significano sette mesi di isolamento. Vorrei sentire i medici sull'equilibrio psico fisico dei nostri figli e nelle grandi città inizia ad essere un disagio pesante".