C'è la privacy ma c'è anche la tecnologia del software di cui è dotata la telecamera di videosorveglianza installata in via Pacini all'origine della denuncia di Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze Riparte a Sinistra in Consiglio comunale. In una nota Grassi scrive che l'impianto è stato posizionato "parrebbe per il controllo di un cassonetto oggetto di numerosi abbandoni di rifiuti ma senza l'apposizione dei cartelli e senza comunicazione al garante della privacy, come prevedrebbe la legge".
Per quanto riguarda il software, poi, Grassi prosegue: "La nostra preoccupazione riguarda non solo la violazione della normativa in materia, per l'installazione da parte o ad uso della polizia municipale ma anche la tipologia di software e di tecnologia impiegata. Dalla lettura degli atti d'acquisto dei nuovi software per le telecamere a Firenze, pare evidente che si tratti di un sistema molto avanzato e che supporta l'analisi dei dati video tramite intelligenza artificiale. Su questo specifico aspetto della vicenda segnaleremo al garante della privacy la documentazione amministrativa raccolta finora"