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​Tavolini con ringhiera ma serve uno sconto fabbri

Appello alla Camera di Commercio affinché provveda a coprire metà delle spese per la filiera artigiana dei metalli, dai fabbri ai serramentisti

Il nuovo regolamento adottato dal Comune di Firenze per la concessione del suolo pubblico utile per allestire i tavolini all'aperto ha imposto l'obbligo di dotarsi di ringhiere per separare l'area ristoro dalla strada. La regola ha riportato la somministrazione al tempo delle pedane, degli ombrelloni, in una parola dei dehor stabiliti "a tavolino", è il caso di dirlo.

E nato così un problema, oggi ancor più accentuato, il costo delle ringhiere perché tra materiali e mano d'opera il conto rischia di essere salato.

Lorenzo Cei, coordinatore città di Firenze per Cna ha incontrato l’assessore Federico Gianassi e i rappresentanti delle associazioni dell’artigianato in merito alle ringhiere “Un incontro positivo che confidiamo possa essere d’aiuto per i ristoratori visto che la filiera artigiana della lavorazione dei metalli, dai fabbri ai serramentisti, si impegnerà a vendere le ringhiere a costi riferiti a quelli del prezzario 2020 della Camera di Commercio di Firenze, quindi precedenti ai rincari attuali. Nostro impegno è però quello di richiedere alla Camera di Commercio un contributo a copertura di metà di tali spese: un atto dovuto a una filiera, quella della ristorazione e dei locali, che ha pagato (e sta ancora pagando) uno dei prezzi più alti imposti dalla pandemia”

Le imprese di lavorazione metalli aderenti a Cna che al momento hanno già dato il loro benestare al progetto sono circa 20.