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Tav in ritardo ma mancano ancora i collegamenti

Gli ingegneri invitano ad allargare lo sguardo sul sistema della mobilità collegata all'Alta Velocità per non rischiare la cattedrale nel deserto

Il rischio della "cattedrale nel deserto" è sempre in agguato ed è una costante nella progettazione delle grandi opere in Italia fin dagli anni '70.

Concentrare tutta l'attenzione sullo scavo del sottoattraversamento e sul completamento della stazione di via Circondaria potrebbe essere un rischio a detta degli ingegneri fiorentini all'indomani della notizia di un nuovo slittamento dei cantieri alla primavera 2023.

Il presidente dell'Ordine, Giancarlo Fianchisti ha parlato di "preoccupazione" per i ritardi ma assieme al presidente della Commissione trasporti dell'Ordine, Fiorenzo Martini ha proposto di utilizzare i prossimi mesi per preparare i collegamenti alla nuova stazione.

"Per definire al meglio l'assetto urbanistico fiorentino, con le funzioni correlate alla nuova stazione, e per consolidare il progetto del nuovo sistema di trasporto" queste le parole usate.

Gli ingegneri hanno fatto alcuni esempi per non lasciare spazio alle interpretazioni.

"Il collegamento della Foster con la rete di superficie, previsto con la fermata a Circondaria, potrebbe esser realizzato assieme alla stazione".

"Sarebbe utile capire la funzione del people mover che dovrebbe collegare la Foster a Santa Maria Novella. Sarà un sistema di mobilità integrato con gli altri già presenti in città, capace di rendere più rapido il raggiungimento delle due stazioni da più punti di Firenze, e di contribuire a ridurre la cesura costituita dalla ferrovia, oppure sarà poco più di una navetta che fa la spola, col rischio che venga, come purtroppo abbiamo dovuto constatare in altri casi, sotto o male utilizzata?”.