Uno scambio di messaggi fra i due giovani indagati per la violenta aggressione al conducente di un taxi avvenuta in piena notte nella zona di piazza Beccaria (vedi qui sotto gli articoli collegati) potrebbe far luce sulla dinamica della lite sfociata nei colpi che hanno provocato al tassista un'emorragia cerebrale.
Nello scambio di sms, avvenuto nelle ore successive all'aggressione, i ragazzi si ricordano a vicenda che è stato il tassista a iniziare alla lite, arrabbiato perchè loro volevano pagare una corsa di pochi euro con il bancomat e non in contanti.
La stessa versione dei fatti sarebbe stata ribadita dai ventenni anche durante gli interrogatori a cui sono stati sottoposti dopo aver deciso di presentarsi in questura.
Dopo la lite e le botte invece il tassista aveva telefonato alla centrale dei taxi per mettere in allerta i colleghi sui due giovani che non avevano pagato la corsa.
La polizia sta vagliando tutti gli elementi raccolti finora e soprattutto sta cercando riscontri della ricostruzione fornita dagli indagati nelle immagini registrate dalla telecamera presente sul taxi.
Il tassista è stato sottoposto a un intervento chirurgico per rimuovere il grosso ematoma alla testa provocato dai colpi ricevuti.