Divinazione, Tarocchi, scienze occulte; tutte parole e argomenti che incuriosiscono ma allo stesso tempo anche oscure che creano pregiudizio e insospettiscono.
E così Edgardo Caime e Niccolò Rabbiosi, il primo argentino il secondo bolzanino ma entrambe naturalizzati fiorentini ed entrambe vocati alla misterioso mondo dell’occulto, hanno deciso di scrivere un libro non solo che sia alla portata di tutti ma che aiuti l'approccio a queste esperienze “senza farsi male”
“Questo libro è il frutto di un lavoro di ricerca durato sette anni e tutta una vita intera. La nostra intenzione è quella di far conoscere i Tarocchi In modo semplice e alla portata di tutti, senza la pretesa di imporre al lettore nessun insegnamento di vita, né riproponendoci di insegnare a leggere le carte nello spazio di un solo libro. Piuttosto, l'idea è quella di mostrare quali sono le discipline necessarie a un cartomante per effettuare una corretta lettura.
I Tarocchi appartengono all'esoterismo che significa “per pochi” che è il nostro mestiere. Con questo libro vogliamo che la questione diventi invece esoterica cioè alla portata di tutti.”
Una presentazione che si è svolta nella Libreria Esoterica Ibis di Bologna con la partecipazione online del saggista e storico di religioni Ezio Albrile che ha condotto il dialogo attraverso interventi e domande agli autori. Lo storico ha scritto la prefazione del libro di Edgardo e Niccolò e nella stessa cita personaggi storici di alto calibro come Filippo Buonarroti nipote del grande maestro Michelangelo e la regina Cristina di Svezia nota per aver fondato un cenacolo esoterico e ancora l'esistenza di gemme gnostiche probabilmente transitate anche dalla città di Firenze dove abitano gli autori.
Una presentazione che ha riguardato tre argomenti principali ovvero Numerologia, Tarocchi e Visualizzazioni per le quali Niccolò Rabbiosi si è cimentato in esempi pratici coinvolgendo i presenti e portandoli in una dimensione rilassante e di immaginario da visualizzare condotto.
Edgardo Caime ha raccontato il suo approccio alle carte e ha spiegato la carta del Mago, la numero uno, dunque il numero 1 cosa rappresenta in Numerologia e con la premessa che i “Tarocchi sono lettura e non divinazione”. Non sono mancati aneddoti di vita raccontati anche con un pizzico di ironia che hanno divertito la platea incuriosita.
Domanda dello storico Albrile:
In commercio c'è una fluorescenza di libri sui tarocchi. Il vostro in cosa si differenzia?
“Il nostro si differenzia per il metodo composito che si avvale dello studio anche di altre discipline e l'idea di fondo è quello di usare come amalgama e filo conduttore le visualizzazioni che ci permettono di apprendere informazioni su noi stessi al di là dello studiare e imparare solo i tarocchi.”
“I Tarocchi rappresentano il presente che e fatto di tanto passato e poco futuro”
Ed è questo l'approccio che dobbiamo avere a questa disciplina.