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Tac in ospedale per il Cristo del Giambologna

L'opera rimossa per il restauro dalla chiesa di Sant'Egidio è stata sottoposta all'esame diagnostico a Santa Maria Nuova come un normale paziente

Più che di un esame particolare è più opportuno attribuire l'aggettivo al paziente che oggi è stato sottoposto a tac all'ospedale Santa Maria Nuova. Si tratta nientemeno che del Cristo del Giambologna, rimosso dalla chiesa di Sant'Egidio che si trova all'interno dell'ospedale e che per diciotto mesi sarà fuori dalla propria sede naturale per essere restaurato. La tac, per l'appunto, è servita proprio per avere le prime indicazioni di massima sullo stato di conservazione dell'opera. A eseguirla, l'equipe guidata da Roberto Carpi

Subito dopo l'esame diagnostico, il manufatto è stato affidato alle cure di Anna Fulimeni, specializzata presso l'Opificio delle Pietre Dure. "L'indagine diagnostica - ha spiegato Marina Farina, referente aziendale del patrimonio storico e artistico- fornirà dati fondamentali sullo stato di conservazione e dettagli dell'interno dell'opera, che guideranno i restauratori nel riportare il Crocifisso al suo stato originario".

L'iniziativa "si colloca all’interno del percorso di recupero storico – artistico, ormai avviato da anni, di tutte le opere d’arte contenute all’interno del nosocomio più vecchio del mondo ed è tesa a contribuire alla valorizzazione dell’enorme patrimonio culturale che ancora tende a “nascondersi!”