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Svelata alle Cascine la statua di Dostoevskij

L'opera è stata donata dall’ambasciata russa in Italia in occasione dei 200 anni dalla nascita dello scrittore che soggiornò due volte a Firenze

Una statua raffigurante Fedor Dostoevskij è stata svelata nel parco delle Cascine, l'opera è stata donata dall'ambasciata russa in Italia in occasione del 200esimo anniversario della nascita dello scrittore.

L'opera dello scultore russo membro dell’Accademia russa delle Belle arti Aidyn Zeinalov, è stata posizionata all’intersezione tra viale Washington e viale Dostoevskij. Alla cerimonia erano presenti anche l’autore, l’Incaricato d’affari della Federazione Russa in Italia Maxim Burlyay, il Consigliere dell’Ambasciata Alexey Fadeev, e il professor Vladimir Tolstoj, nipote dell’omonimo scrittore, delegato per la cultura della Federazione russa.

“Accogliamo con grande onore e anche emozione questo prezioso dono - ha detto Nardella -. È un doveroso ricordo per un grandissimo scrittore, a 200 anni dalla nascita, che ha legato un pezzetto della sua vita alla nostra città. Dostoevskij ha soggiornato per due volte a Firenze: una volta per pochissimi giorni, nel 1862, ma tanto bastò per ammaliarlo; e successivamente tra il 1868 e il 1869, in una casa vicino a piazza Pitti dove oggi una targa lo ricorda. E fu proprio in quella casa che trovò ispirazione per terminare l'Idiota".

Nardella ha ricordato anche i legami tra Firenze e Russia, a partire dalle missioni istituzionali svolte a San Pietroburgo e a Mosca nel 2019, prima che scoppiasse la pandemia. 

“Come Amministrazione siamo impegnati nel consolidare e ampliare le relazioni internazionali della città, sulla scorta della sua storia e dei numerosi gemellaggi e patti di amicizia consolidati negli anni - ha sottolineato -. A Mosca Firenze fu presente per partecipare al forum internationale 'City for education' e è stata anche l’occasione di visitare la locale centrale di controllo del traffico in vista della creazione di un progetto analogo per Firenze. A San Pietroburgo la missione fu soprattutto culturale perché Firenze fu invitata al Forum culturale internazionale della città, il più importante e partecipato evento culturale della Russia, e fu firmato uno storico accordo di collaborazione fra Orchestra della Toscana e Orchestra del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, istituzione tra le più antiche e prestigiose del mondo”. “L’Orchestra Mariinsky ha tra l’altro suonato sabato scorso 11 dicembre al teatro del Maggio musicale fiorentino, diretta dal maestro Valery Gergiev che è torna sul podio del Teatro fiorentino a distanza di sei anni dall’ultima volta. Al termine del concerto ho consegnato al maestro Gergiev le Chiavi della Città come segnale di riconoscimento a una delle figure più autorevoli al mondo nella direzione d’orchestra, un ulteriore tassello di un’amicizia - quella tra Firenze e la Russia - che si consolida e si rinnova”.