Cronaca

Superstraordinari all'Asl, più di cento indagati

Più di cento operatori del servizio di prevenzione dell'Asl di Firenze coinvolti in un'inchiesta per truffa e falso in atto pubblico

Sono più di cento le persone che in questi giorni hanno ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini in merito a un'inchiesta avviata dalla procura fiorentina nel 2015 sul conteggio e sul pagamento degli straordinari a decine di operatori del servizio di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Dal 2011 al 2015 la Regione Toscana aveva autorizzato la Asl fiorentina a riconoscere ai dipendenti del dipartimento di prevenzione il lavoro in produttività aggiuntiva, in pratica la possibilità di effettuare controlli e sopralluoghi nelle aziende anche al di fuori del normale orario di lavoro. Tuttavia nel corso del tempo emersero una lunga serie di incongruenze nelle procedure di contabilizzazione di questi superstraordinari, la procura cominciò a indagare e la Asl bloccò i relativi pagamenti.

Sulla vicenda sono intervenuti i Cobas difendendo i lavoratori indagati e contestando i vertici della Asl che a suo tempo acquistarono e utilizzarono il sistema Metis-Monitor per l'archiviazione informatica delle pratiche. Sistema che avrebbe rivelato numerose falle tanto da essere sostituito, nel 2015, con un nuovo sistema.