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Super batteri, mortali se si sviluppa un'infezione

Sono presenti nell'intestino umano e sono resistenti alle terapie antibiotiche, Careggi ha attivato un piano di monitoraggio intraospedaliero

A Firenze si è svolto un convegno sulla corretta gestione delle terapie antibiotiche durante il quale gli esperti locali hanno evidenziato come non siano ancora stati registrati casi di infezione da superbatterio, ma nell'azienda ospedaliera di Careggi l'attenzione è alta.

Il direttore delle malattie infettive e tropicali dell'Aou fiorentina, Alessandro Bartoloni, ha spiegato che il superbatterio Ndm New Delhi, resistente agli antibiotici, non è stato rilevato in situazioni intraospedaliere attraverso "infezioni da persona a persona" nonostante questo però "dobbiamo tenere alta l'attenzione e mettere in campo tutte le misure che comportano in alcuni casi isolamento, disagi per il paziente e impegno per gli operatori".

I superbatteri Ndm esistono e sono stati individuati ma "non vi è stata diffusione" ha spiegato Bartoloni che ha poi aggiunto "la semplice presenza nell'intestino non è di per sé pericolosa" Il pericolo invece insorge "qualora si sviluppino infezioni dovute a questo batterio il rischio di mortalità può variare dal 30% fino al 70%". Questo aspetto comporta la necessità di "un monitoraggio attento dei portatori intestinali per mettere in atto tutte le misure per contenere la diffusione all'interno dell'ospedale".