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Supefreddo, un tetto per chi vive in strada

Al via fino al 31 marzo il piano per l'accoglienza invernale dei senza fissa dimora. Cinquanta posti in più e servizio in strada sette giorni su sette

L'inverno è il periodo più difficile da affrontare per chi non ha una casa ed è costretto a vivere in strada. I rischi che le temperature rigidissime che generalmente si registrano nei mesi tra dicembre e marzo possano causare tragedie e arrivare a uccidere chi non ha un tetto sono sempre in agguato. Per questo Palazzo Vecchio ha annunciato l'avvio del servizio di accoglienza per i senza fissa dimora che partirà lunedì e si concluderà il 31 marzo. Se il termometro dovesse continuare a scendere anche oltre la fine del periodo previsto, le misure di emergenza potranno essere prorogate per un altro mese. 

Nello specifico, su tutto il territorio comunale di Firenze sono a disposizione oltre ai 1.100 posti presenti tutto l'anno altri 250 letti che potranno arrivare a 300 in caso di temperature estremamente rigide. Non solo. Le uscite degli operatori per aiutare chi si trova in strada saranno estese anche al sabato e alla domenica: l'anno scorso queste uscite sono state effettuate solo nei giorni di freddo più intenso. A disposizione anche un mezzo per il trasporto delle persone senza casa nelle strutture di accoglienza mentre cresce anche il numero di parrocchie disponibili all'accoglienza. 

Per accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza ci si può prenotare allo sportello del Centro di ascolto della Caritas al 32 di via Faentina il lunedì e il sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 14 alle 16. Le segnalazioni all’assessorato al Welfare posso essere fatte con una e-mail all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it oppure telefonando fino alle 18 allo 055 2769141. Dalle 18 in poi il numero è quello della Foresteria Pertini: 055 6533117.

Le misure per l'accoglienza notturna sono state presentate a Palazzo Vecchio dall'assessore comunale al welfare Sara Funaro, insieme al direttore della Caritas Alessandro Martini, al capo di guardia della Misericordia di Firenze Duccio Moschella e al presidente del Coordinamento toscano della marginalità Enrico Palmerini. Presenti anche i componenti delle unità di strada