Si conclude in queste ore la pubblicazione gratuita online della collana "Fumetti nei musei" che ha accompagnato ogni giorno gli italiani nelle settimane del lockdown dovuto all'epidemia di Coronavirus. Tra i 51 volumi sono tre quelli dedicati alla città di Firenze: Galleria dell’Accademia di Firenze / Tuono Pettinato, Gallerie degli Uffizi / Alessandro Tota e Musei del Bargello / Otto Gabos.
L'iniziativa editoriale, nata nel 2018, ogni anno si è arricchita di tavole disegnate da grandi fumettisti italiani ed è tornata utile durante l'emergenza per il Covid 19 con la chiusura delle sale museali e la sospensione dei laboratori dedicati ai ragazzi.
Il progetto è stato pensato dal Ministero dei Beni Culturali per i ragazzi che partecipano ai laboratori museali ed ha proposto loro volumi che raccontano la contemporaneità dei musei italiani dove accadono storie incredibili e l’immaginazione viene spinta verso nuovi fili narrativi tra suggestioni del passato e scenari fantascientifici.
La prima edizione ha vinto il premio Gran Guinigi per la migliore iniziativa editoriale dell’anno al festival Lucca Comics & Games 2018, con la seconda edizione i fumetti sono diventati 51.
Il Ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini ha spiegato "Questo progetto, oltre a raccontare i musei con un nuovo linguaggio e lasciare libera la fantasia di alcuni tra i migliori fumettisti italiani, dimostra anche come investire sulla tutela e sul passato possa essere un’occasione per dare maggiore impulso alle industrie culturali e creative e ai giovani artisti. Un progetto innovativo al quale il Ministero tiene molto".
I 51 fumetti sono stati al centro di "Viaggio in Italia per un'estate italiana", la campagna digitale del Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo realizzata in collaborazione con Enit, Touring Club Italiano e l'Associazione dei borghi più belli d'Italia per raccontare l'Italia attraverso una selezione di manifesti pubblicitari e tenere compagnia a quanti sono rimasti isolati a casa a causa del virus.