Attualità

Studenti in classe alla Pergola

Tre classi della Scuola Media Carducci faranno lezione in alcune sale del Teatro fiorentino

Tre classi della Scuola Media Statale Giosuè Carducci faranno lezione nel foyer del Teatro della Pergola di Firenze, nella sala delle Colonne e nel saloncino intitolato a Paolo Poli. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Comune di Firenze, attraverso l’azione del presidente del Teatro della Toscana, assessore alla cultura, e dell’assessora all’educazione, dal Comune di Scandicci, dal Comune di Pontedera e dalla Regione Toscana.

Oltre alle lezioni canoniche nella sale del Teatro fiorentino, adattate ad aule scolastiche con banchi, sedie e lavagne, i giovani studenti seguiranno anche lezioni di Storia del Teatro, di Etica Digitale e un vero e proprio Laboratorio Teatrale, grazie alla collaborazione della Fondazione Teatro della Toscana con la regista Manu Lalli e l’associazione Venti Lucenti.

“Si tratta di un caso unico in Italia, un esperimento di grande significato: educazione e cultura sono due facce della stessa medaglia. Abbiamo messo a disposizione dei ragazzi sale bellissime e gli studenti erano davvero stupiti di trovarsi in un contesto così pieno di bellezza e storia. Sono certo che saranno mesi importanti per la loro formazione” ha detto il primo cittadino.

“E’ stata una mattinata di grande emozione. I ragazzi si sono ritrovati e abbracciati di nuovo e sono entrati nelle nuove ‘classi’ pieni di gioia ed entusiasmo. Siamo orgogliosi di una istituzione di rilievo nazionale e uno dei più antichi teatri d’Italia che nel momento dell’emergenza diventa luogo sicuro dove ospitare la didattica e riveste così uno dei ruoli più importanti della nostra società” hanno detto l’assessore alla cultura e presidente del Teatro della Toscana, che è andato all’ingresso ad accogliere gli studenti insieme al dirigente scolastico, e l’assessore all’educazione

Il 27 luglio scorso la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina visitò la Pergola plaudendo alla “grande opportunità di formazione culturale e di arricchimento per i ragazzi”, a “un modello di sana contaminazione tra scuola e cultura”.