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Un boato, la strage dei Georgofili 29 anni fa

Alle 1,04 del 27 Maggio 1993 un'autobomba esplose uccidendo 5 persone, la famiglia Nencioni e lo studente Capolicchio. La commemorazione

La corona d'alloro deposta sul luogo della tragedia

Un boato, la strage di via dei Georgofili 29 anni fa. Alle 1,04 del 27 Maggio 1993 un Fiat Fiorino carico di esplosivo ad alto potenziale esplose in via dei Georgofili, distrusse la Torre del Pulci e seppellì sotto montagne di macerie l'intera famiglia Nencioni - il papà Fabrizio, la mamma Angela e le figlie Caterina e Nadia - mentre il giovane studente di architettura Dario Capolicchio morì carbonizzato nel rogo del suo appartamento. Altre 48 persone rimasero ferite.

E nella notte, all'ora dell'esplosione di quei 300 chili di tritolo piazzati lì da Cosa Nostra, si è svolta la commemorazione istituzionale alla presenza delle autorità, con il sindaco Dario Nardella e il presidente della Regione Eugenio Giani. Una corona d'alloro è stata deposta sul luogo della tragedia.

E stamani le cerimonie per non dimenticare proseguono. Alle 9 verrà celebrata la messa in suffragio delle vittime nella chiesa di San Carlo in via dei Calzaiuoli. Seguirà l'apertura al pubblico, nella sede dell'Accademia dei Georgofili, della mostra 27 maggio 1993 - acquerelli di Luciano Guarnieri, un'esposizione di immagini fotografiche sul tragico evento a ingresso libero. Alle 10,30 e ancora poi alle 11,30, alle 15 e alle 16, la proiezione del video 27 maggio 1993 realizzato dall'Università di Firenze.