Cronaca

Strage di risciò, ne restano una manciata

Palazzo Vecchio ha imposto lo stop a 51 risciò sui 67 presenti in città per la mancanza dei requisiti necessari. Dal 1 agosto dodici sequestri

Lo stop è il risultato dei controlli che sono stati portati avanti dagli uffici dello Sviluppo economico del Comune che hanno annullato le relative pratiche di Scia per irregolarità e mancanza di requisiti. “Gli uffici hanno annullato le pratiche di Scia che mancavano dei requisiti per svolgere l’attività – ha spiegato l’assessore Cecilia Del Re – Abbiamo proceduto prima sospendendo le Scia e concedendo ai titolari ampio tempo per fornire integrazioni alla documentazione, che non sono però arrivate; dopodiché siamo arrivati all’annullamento. Sui restanti mezzi sono ancora in corso controlli amministrativi”.

Nello specifico, alla base del provvedimento ci sono la mancanza di requisiti essenziali come la copertura assicurativa, l’elenco dei conducenti in rapporto di lavoro subordinato, l’omologazione riferibile in modo univoco al mezzo utilizzato e l’indicazione della collocazione esatta della rimessa. 

I controlli ora andranno avanti, ha assicurato Del Re "ma possiamo dire che su questo tema si riparte dall’anno zero, con la previsione di un bando per contingentare il numero e individuare le zone della città accessibili a questi mezzi. Su questo stiamo lavorando anche con Regione e Sovrintendenza, come previsto dall'ultima norma Franceschini".