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Stop ai tagli, le Poste verso lo sciopero generale

Assemblea dei dipendenti in vista dell'astensione dal lavoro il 4 novembre. Alla manifestazione fiorentina in arrivo anche gli scioperanti dall'Umbria

Lo sciopero nazionale è indetto da Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp, Sailp e Ugl. Di questo si parlerà nell'assemblea di domani al dopolavoro ferroviario di via Alamanni. I dipendenti si sono dati appuntamento dalle 13 alle 14.30. 

Il sindacato ha deciso lo sciopero, tra le altre cose, per fermare l'ulteriore quotazione in borsa di Poste Italiane, la riduzione di servizi, la carenza di personale.

“In provincia di Firenze - ha detto Marco Nocentini, segretario territoriale Cisl Poste - il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione non più sostenibile. Agli sportelli i clienti scaricano tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito la carenza di personale, non permette a Poste Italiane di garantire gli standard di qualità concordati con le istituzioni. Vogliamo investimenti concreti sul CMP di Sesto Fiorentino”.

“Inoltre – ha poi aggiunto Nocentini - la nuova organizzazione del recapito a giorni alterni, partita a Prato e Arezzo ormai da alcuni mesi sta producendo grossissimi disservizi, con la corrispondenza che viene consegnata quando va bene una volta la settimana”

La richiesta, quindi è quella di "di fermare le macchine di una riorganizzazione del recapito che è solo tagli - ha proseguito Claudio Bellatti,  cordinatore della Slc-Cgil Poste Firenze - vogliamo mantenere tutte le nostre specificità, chiedendo  provvedere immediatamente a coprire gli organici minimi e indispensabili negli Uffici postali e vogliamo un progetto e investimenti per realizzare un polo logistico toscano e nazionale con al centro gli spazi e le potenzialità del CMP di Sesto Fiorentino".