Attualità

Stop ai ristoranti, gli artigiani con il Comune

Dopo il ricorso della grande distribuzione, Confartigianato si schiera a favore del regolamento Unesco deciso da Palazzo Vecchio

Non mancano le reazioni, in un senso e nell'altro, al provvedimento di Palazzo Vecchio sullo stop di tre anni all'apertura dei nuovi ristoranti in centro storico. Ieri Federdistribuzione, che riunisce le imprese che si occupano di distribuzione nel settore sia alimentare che non, ha annunciato il ricorso al Tar contro la misura. Di contro, invece, gli artigiani di Confartigianato sono d'accordo. 

"E' un provvedimento che difende il territorio e la qualità - ha detto Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Firenze -. Questa nuova versione, inoltre, affronta anche una questione che ci sta molto a cuore: quella degli home restaurant, inserendoli tra le attività escluse". L'associazione, poi, rincara la dose: "La Regione Toscana, per esempio, sta addirittura regalando all'home restaurant un apposito ed elasticissimo articolo del nuovo Codice del commercio che, per dirne solo alcune, non impone ai ristoratori ''amatoriali'' neppure i fondamentali della sicurezza (come i corsi antincendio e pronto soccorso) e l'obbligo dei corsi di somministrazione (vedi Rec e Haccp)". 

Ora Confartigianato chiede a Palazzo Vecchio di applicare lo stesso "metodo Unesco" anche al settore non alimentare, studiando interventi che, dalla bancarella alla boutique, valorizzino la produzione e la vendita di prodotti di qualità che parlino della città.