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Stadio e scalo, è scontro sugli eventuali vincoli

L'ultima partita sulla realizzazione del nuovo impianto si è giocata tra il Comune di Campi Bisenzio e Toscana Aeroporti, ma il campionato è lungo

Il Comune di Campi Bisenzio, per voce del primo cittadino Emiliano Fossi, si è reso disponibile ad ospitare il nuovo stadio della Fiorentina individuando un terreno di confine vicino all'Autostrada A1. Toscana Aeroporti è intervenuta sul tema mettendo in evidenza una incognita che penderebbe sulle decisioni urbanistiche, la presenza di eventuali vincoli.

"Per quanto riguarda gli eventuali vincoli, la domanda va posta ad Enac ed Enav ma ricordiamo che una cosa sono i vincoli sulle aree di rispetto, altra sono quelli sugli edifici e sulle funzionalità degli stessi sulle rotte di avvicinamento" recita una nota diramata da Toscana Aeroporti. "In ogni caso, da fermi supporter della Fiorentina e della sua necessità di dotarsi di uno stadio efficiente, ribadiamo che qualunque istituzione o società che volesse utilizzare in modo pretestuoso lo stadio della Fiorentina per ostacolare il processo autorizzativo della nuova pista, concluso e solamente sub iudice amministrativo, troverà Toscana Aeroporti pronta a ricorrere in ogni sede per la tutela dei propri legittimi interessi. Peraltro, tali interessi coincidono in questo caso con quelli dello Stato, essendo l’infrastruttura aeroportuale una infrastruttura pubblica e pianificata dagli organismi nazionali" così concludono i vertici dello scalo.

Queste le parole usate da Emiliano Fossi in merito al conflitto tra le infrastrutture "Ho letto alcune dichiarazioni fatte dagli amministratori di Toscana Aeroporti sull'eventuale conflitto tra aeroporto e stadio a Campi, eventuale sia perché l’opera è bloccata da un ricorso alla giustizia amministrativa, sia perché nel merito le motivazioni addotte sono sbagliate e pretestuose. Di seguito una nota tecnica che chiarisce quanto affermato. Non esiste il conflitto con l’aeroporto per quanto riguarda l’ipotesi di realizzazione dello stadio nell’area individuata a Campi, le due opere semplicemente non confliggerebbero, mentre esiste, se proprio la vogliamo dir tutta, un potenziale vincolo tra nuova pista e alcune funzioni ipotizzabili nel progetto relativo all’area Mercafir". Fossi pubblica una nota tecnica nella quale si fa presente che "i Piani di Rischio definiti da Toscana Aeroporti all’interno del Masterplan 2014-2029, prevedono che l’orientamento della nuova pista 12/30 determina una zona “C” che non interferisce con l’area del nuovo stadio a Campi Bisenzio. Diversamente l’area della Mercafir ricadrebbe sia nella zona di tutela “C” sia nella “B”, che rispetto alla “C” è ancor più restrittiva in quanto in queste zone è consentita la permanenza di un numero limitato di persone; nella zona di tutela “C” invece non si possono prevedere nuove attività redisenziali. Per quanto attiene invece l’altezza del manufatto che la Società viola sta predisponendo con un’altezza sul livello del mare di 70 metri, si fa presente che nel Documento di VIA “Relazione Tecnica Generale” del Masterplan la Superficie di Avvicinamento della Pista 12 presenta sostanzialmente solo tre ostacoli che possono forare i valori individuati dalle analisi numeriche, due dei quali per pochi centimetri (82,70-81,03-81,94); quindi se lo stadio arriverà alla quota di 70 metri, risulta al di sotto delle quote ammissibili per i piani di avvicinamento della pista 12. Si fa presente che lo stesso problema sussiste nei confronti della pista 30, cioè il percorso di avvicinamento da Firenze verso la pista di Peretola. Nel’elaborato del Masterplan sulle superfici ostacoli, l’area dello stadio è all’interno della “superficie orizzontale interna IHS” e non dentro la “superficie di avvicinamento strumentale 1:50”. Si sottolinea inoltre che attualmente il Masterplan 2014-2029 è sospeso in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, e che fino a quel momento non è possibile considerare nessuno scenario di conformità al progetto dell’ampliamento dell’aeroporto di Peretola".