Cronaca

Spintonato a terra dal detenuto, agente ferito

Aveva preso dai rifiuti uno sgabello rotto e voleva portarlo in cella, a Sollicciano. E' stato fermato, da lì l'aggressione denunciata dall'Osapp

Voleva portare nella sua cella del carcere di Sollicciano uno sgabello rotto prelevato dal deposito di rifiuti interno. Quando l'agente di sorveglianza lo ha fermato, però, il detenuto lo ha aggredito spintonandolo a terra e poi cercando di colpirlo ancora. L'agente ha riportato 5 giorni di prognosi. 

La denuncia dell'episodio arriva dall'organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp) per bocca del suo segretario generale Leo Beneduce e del suo vice Giuseppe Proietti Consalvi. 

Beneduce formalizza la segnalazione in una lettera ai vertici del dipartimento di amministrazione penitenziaria, a un legale, al provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria e al direttore del carcere di Sollicciano.

"Il detenuto - si legge nella lettera sui momenti di tensione odierni - ha lasciato cadere lo sgabello e ha spintonato più volte l’agente facendolo cadere rovinosamente per terra per poi cercare di colpirlo ancora, in ciò impedito dall’intervento di un ispettore e degli altri appartenenti al corpo fortunatamente accorsi".

"Solo dopo diverso tempo e con grande fatica data l’accentuata aggressività e i tentativi di divincolarsi e di colpire ancora, sono riuscitia far rientrare in cella il ristretto. L’agente spinto in terra ha poi riportato una prognosi di 5 giorni". 

La riflessione dell'Osapp si allarga, andando a sottolineare tra l'altro le carenze di personale di polizia penitenziaria patite dalla struttura carceraria fiorentina. In questo scenario: "Purtroppo a Sollicciano le aggressioni sono pressoché quotidiane e di gravità varia", afferma Beneduce.