Avrebbe partecipato ad una spedizione punitiva degenerata in rapina, si tratta di un giovane di 19 anni sottoposto agli arresti domiciliari su richiesta della procura di Firenze e accusato di lesioni aggravate procurate con colpi di casco da moto al volto di un 17enne.
L'episodio avvenuto allo Statuto poco dopo la mezzanotte dello scorso 25 Aprile sarebbe poi degenerato in una rapina ai danni di due ragazzi di 17 anni. I due erano in bicicletta quando sarebbero stati aggrediti da sei giovani in sella a tre scooter.
Gli inquirenti che hanno ricostruito la vicenda hanno indagato un gruppo di minorenni che avrebbero puntato un coltello contro uno dei due giovanissimi, poi derubato del portandogli. Sempre per gli inquirenti si sarebbe trattato di una sorta di spedizione punitiva nei confronti di uno solo dei due, colpevole di aver contattato una ragazza del gruppo.
Le indagini sono però partite da una rissa avvenuta in strada nella zona delle Cure, nel pomeriggio del giorno della Liberazione, poche ore dopo l’episodio sfociato in rapina.
Nella circostanza la polizia aveva identificato una quindicina di giovani, per lo più minorenni, di età compresa tra i 15 e i 20 anni. Nei giorni successivi i falchi della squadra mobile hanno denunciato alcuni ragazzi tra i 15 e i 18 anni, accusati di essere coinvolti nei fatti avvenuti allo Statuto. Gli agenti hanno rinvenuto nelle disponibilità dell’allora 18enne, oggi destinatario della misura cautelare, uno scooter rubato e un Ipad che apparterrebbe ad una scuola, circostanze per le quali è stato anche indagato per ricettazione.
Sulla base degli elementi finora raccolti, la procura ha chiesto e ottenuto dal gip la custodia cautelare degli arresti domiciliari per l’indagato.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l'effettiva responsabilità delle persone indagate, in uno con la fondatezza delle ipotesi d'accusa mosse a loro carico, saranno vagliate nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore delle persone sottoposte ad indagini.